VT S.Lorenzo Nuovo
COD: P0004
Scheda tecnica:
Il bosco, donato al FFI nel 2020 da Leonardo Cordelli, è di 13000 m2 e si trova poco fuori l’abitato di San Lorenzo Nuovo, in Provincia di Viterbo, nei pressi del lago di Bolsena, visibile all’orizzonte tra le fronde delle querce.
Il bosco, conosciuto col nome di "Bosco di Soana", è ubicato lungo un’antica e a tratti selvaggia rotta di pellegrinaggio, la via Francigena, che portava i romei dall’Europa Occidentale fino nel cuore dell’Italia. La bellezza naturalistica del luogo si lega così indissolubilmente al suo retaggio storico e culturale. Il bosco di Soana è attraversato dal tratto Acquapendente-Bolsena della Via francigena.
Si tratta di un querceto a prevalenza di cerro, che si inerpica lungo una costa scoscesa compresa tra la strada Cassia in basso e la via Francigena alla sommità, con grandi affioramenti di rocce ammantate di muschi e felci che rendono il bosco ancora più suggestivo. In questi punti, dove la fertilità è minore e c’è abbondanza di luce, il cerro lascia il posto a nuclei giovani di leccio.
La volta arborea è dominata da esemplari di cerro vecchi perlopiù di qualche decina d’anni, a cui si aggiungono qua e là, soprattutto lungo il sentiero, esemplari molto più maturi e di dimensioni ragguardevoli. Alle querce dominanti si affianca in un disordine solo apparente un ricco corteggio di specie arboree ed arbustive costituenti il piano dominato, quali acero campestre, orniello, corniolo, pruno selvatico, biancospino, ligustro e nespolo, questi ultimi due qui molto abbondanti e, sporadicamente, giovani piante di castagno. Un bosco quindi caratterizzato da una buona diversità di specie arboree, da uno stato di salute ottimo, testimoniato dall’assenza di malattie significative a carico delle piante e soprattutto capace di rinnovarsi autonomamente, come dimostrano le abbondanti quercette cresciute all’ombra della querce più vecchie che un giorno rimpiazzeranno.
Il FFI nel 2021 ha utilizzando il crowdfunding per raccogliere i fondi necessari per l'ampliamento della proprietà di ulteriori 5,2 ettari in modo da costituire una singola oasi protetta dai tagli di ben 6,5 ettari. Purtroppo, nonostante il raggiungimento della cifra (grazie all'intervento di un'azienda) , la compravendita non è andata a buon fine per cause non dovute al FFI. Sucessivamente la parte di bosco non di proprietà FFI è stata tagliata come si vede dalla foto: