Il 99% degli articoli scientifici seri, ossia sottoposti a “peer review”, afferma che il cambiamento climatico è causato dall’eccesso di “gas serra” in atmosfera e che tale aumento è dovuto all’uso umano di combustibili fossili.
L’anidride carbonica CO2 e il metano CH4 sono gas serra trasparenti il cui naturale effetto è di trattenere sulla terra e attorno ad essa energia solare che altrimenti sarebbe riflessa nello spazio. Una giusta quantità di gas serra attorno alla Terra è “fisiologico” ed è ciò che ha permesso le condizioni adatte alla vita sul nostro pianeta.
L’attuale eccesso di gas serra in atmosfera significa che sulla Terra viene intrappolata più energia e ciò significa un aumento del calore. Ed è proprio l’aumento di calore dell’aria e dei mari che sta alterando le normali dinamiche atmosferiche e marine provocando il caos climatico che stiamo subendo.
Per contrastare il cambiamento climatico abbiamo solo due soluzioni, entrambe da perseguire:
- 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐦𝐨𝐬𝐟𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐚𝐬 𝐬𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐮𝐬𝐭𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐢𝐥𝐢
- 𝐈𝐧𝐜𝐫𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞 𝐛𝐨𝐬𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚.
Il punto 1) è facile da comprendere, anche se realizzarlo implicherà una difficile trasformazione del modello economico a livello globale.
Il punto 2) lo si comprende solo considerando che il 50% del peso di ogni albero è costituito di carbonio ottenuto dalla CO2 che l’albero nella sua lunga vita ha sottratto all’atmosfera. In un contesto di cambiamento climatico, bruciare legno è sbagliato perché nella combustione tutto il carbonio lentamente accumulato dall’albero torna istantaneamente CO2 e va in atmosfera a incrementare l’effetto serra.
Purtroppo, in italia l’80% del legno tagliato viene bruciato per produrre energia termica o, addirittura, elettrica. Ecco perché la fondazione Fondo Forestale Italiano protegge i boschi dai tagli. Lo fa utilizzando la proprietà privata che, in questo momento storico, sembra essere l’unico baluardo contro i tagli forestali e contro il consumo di suolo.
L’azione del FFI ha anche altre positive conseguenze:
- preserva dal dissesto idrogelogico poiché boschi integri regolamentano il regime delle acque rallentandone il deflusso a valle e quindi evitando fenomeni di erosione del terreno
- preserva umidità a livello locale contribuendo a mantenere bassa la temperatura
- preserva biodiversità animale e vegetale
- ultimo ma non ultimo, preserva bellezza
Una risposta
È importante rimarcare a mio giudizio quanto le due azioni incrementare le tecnologie per decarbonizzare e la tutela della natura e dei boschi devono essere complementari. A mio giudizio dovrebbe essere meglio conosciuta diffusamente anche la normativa a tutela del verde pubblico.