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Preserviamo per sempre il bosco delle Sette Valli!

È un bosco di 90 ettari ubicato nel Comune di Marsciano (PG) ed è di grande interesse naturalistico.

E’ in vendita e sarà certamente sottoposto a tagli da chi lo acquista. L’unico modo per evitare che ciò accada è che sia il FFI ad acquistarlo.

Il bosco è denominato così perché solcato al suo interno da altrettanti piccoli fossi di scolo, lunghi poche centinaia di metri e in forte pendenza, confluenti direttamente nel torrente Fersinone.

Il bosco è attraversato dall’omonimo “Sentiero delle Sette Valli”, che unisce l’abitato di Migliano – situato su due colli adiacenti – con il fondovalle dove si trovava il Mulino Rotaprona (ora in stato di rudere) funzionante con l’acqua del torrente.

Il torrente Fersinone, è il maggior affluente del Nestore, a sua volta tributario del Tevere  e sostiene la presenta di 7-8 specie ittiche. Costituisce un ambiente di particolare pregio nell’ambito di tutto il bacino del Tevere, poiché è uno dei pochi corsi d’acqua che abbia conservato un elevato grado di naturalità ed integrità dal punto di vista ittico-faunistico.

Nel letto del torrente ci sono alcune pozze circondate da rocce – profonde fino a qualche metro – chiamate ‘borgoni’, dove l’acqua rimane anche d’estate e permette la sopravvivenza delle specie acquatiche

Il Sentiero delle Sette Valli scende trasversalmente a mezza costa con pendenze moderate, superando i fossi quasi sempre asciutti e agevolando il transito attraverso rupi e strapiombi di rocce affioranti, la più grande delle quali prende il nome di Ripafalcaia.

La Buca del Diavolo è un androne sulle pareti a strapiombo sovrastanti la riva sinistra del torrente Fersinone e mostra un breve sistema di gallerie e cunicoli. Ha un particolare interesse archeologico e paletnologico, poiché vi sono state rinvenute diverse tracce delle civiltà preistoriche che abitarono questi luoghi nel Paleolitico, come ad esempio punte di freccia ed utensili di uso quotidiano (reperti conservati al Museo Archeologico di Perugia).

Nel vicino fondovalle si trova una distesa rocciosa e varie strettoie attraversate dal torrente: questo ambiente suggestivo è denominato Forra Rosa.

Il Corriere dell'Umbria 29 Ottobre 2024