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PROTEGGILO PER SEMPRE

Dona un terreno

Vuoi donare un terreno al FFI?

Il FFI accetta volentieri terreni in donazione e si impegna ad osservarvi le regole basilari dell’associazione:
  • Non si tagliano alberi a scopo economico
  • Non si cedono terreni
  • Non si cedono quote di CO2

Qualunque donazione è benvenuta anche se purtroppo non possiamo accettare tutto e ovunque per motivi pratici.

Ad esempio terreni più piccoli di 1 ettaro ci pongono un grave problema di frammentazione delle attività e pertanto, ad oggi, preferiamo non riceverli. 

Il FFI preferisce evitare comproprietà.

In questo momento, per motivi economici, siamo costretti a dare la precedenza alle donazioni i cui donatori si fanno carico anche delle spese notarili.

Se vuoi donarci un tuo terreno puoi contattarci scrivendo i seguenti dati. Sarai contattato presto anche qualora per qualsiasi motivo non potessimo accettare il tuo generoso dono.

In fondo a questa pagina trovi dettagli pratici su come si dona un terreno al FFI

Il FFI rilascia ricevuta che la donazione è utilizzata per i fini istituzionali della fondazione che è un Ente del Terzo Settore, quindi il donatore può detrare/dedurre il valore del terreno dalle tasse (leggi sotto)

ALCUNI DEI DONATORI DI BOSCHI al FFI

Il FFI ringrazia chiunque voglia aiutare la natura e la biodiversità donando i propri terreni al FFI il quale  si impegna, nei boschi, a non tagliare alberi a scopo economico, e nei terreni agricoli, a farne oggetto di forestazione e successiva conservazione senza tagli a scopo economico. 

Il FFI accetta in donazione solo boschi e terreni la cui cura possa essere utile alla conservazione della biodiversità,  quindi si riserva di verificare le caratteristiche dei terreni prima di accettarli in dono. Il FFI preferisce evitare comproprietà.

La donazione consiste in un atto notarile, quindi è necessario che il donatore abbia titolo a cedere la proprietà del terreno (ossia deve esserne il legittimo proprietario) e, in caso di comproprietà, tutti i comproprietari dovranno comparire dal notaio per la stipula dell’atto.

La stipula dell’atto può essere fatta da qualsiasi notaio, indipendentemente da dove è il terreno oggetto di donazione, quindi il donante può scegliere a quale notaio rivolgersi. Per la stipula dell’atto è certamente necessario presentare al notaio il Certificato di Destinazione Urbanistica dei terreni che è rilasciato dal Comune in cui si trovano i terreni stessi e che ha validità di un anno. Altra documentazione potrà essere richiesta dal notaio.

Il costo dell’atto di donazione è dato dalla parcella del notaio e da qualche centinaio di euro di tasse. In totale si aggira sui 1500€, ma molto dipende dalla parcella del notaio. Il FFI, essendo un Ente del Terzo Settore che non ha ricavi, è costretta a dare la precedenza a quelle donazioni per le quali i già generosi donatori si fanno carico anche delle spese notarili.

E’ possibile fare e ricevere donazioni anche senza che nessuno si muova dalla propria zona. Si può procedere così: 

  • Ciascun comproprietario va da un suo notaio e firma un atto di procura a donare al FFI nella persona del suo presidente;
  • Ciascun notaio manda al  notaio del FFI la procura firmata digitalmente
  • Il presidente del FFI va dal notaio del FFI e accetta la donazione

Per proporre una donazione al FFI è necessario completare e inviare il form, indicando in modo preciso tutte la particelle che si desidera donare. Le particelle devono essere indicate con il relativo numero di foglio del Catasto dei terreni, in modo che il FFI possa verificare di cosa si tratta e se acquisire la proprietà dei terreni può aiutare a conservare o aumentare la biodiversità del luogo.

POSSIBILITA’ PER IL DONATORE DI DEDURRE/DETRARRE IL VALORE DEL TERRENO DONATO

Le donazioni di beni immobili agli Enti del Terzo Settore (ETS) sono  detraibili/deducibili quando i beni donati sono utilizzati per i fini istituzionali degli stessi Enti. E’ il caso delle donazioni di terreno al FFI che infatti ne rilascia apposita dichiarazione. Il donatore deve presentare al Fisco la dichiarazione del FFI e una propria dichiarazione con la descrizione analitica dei beni donati, con l’indicazione dei relativi valori. Essendo una materia complessa è bene che il donatore si rivolga a un professionista per la detrazione e in particolare per la corretta valorizzazione dell’immobile donato.

Al FFI risulta che la valorizzazione dei beni oggetto di donazione ai fini della detrazione/deduzione d’imposta è disciplinata dall’art. 3 e 4 del D.M. 28 novembre 2019. L’Art. 3 prevede che l’ammontare della detrazione o della deduzione  spettante  nelle ipotesi di erogazioni liberali in natura e’ quantificato  sulla  base del valore normale del bene  oggetto  di  donazione,  determinato  ai sensi  dell’art.  9  del  testo  unico  delle  imposte  sui  redditi che dispone al comma 3 quanto segue:

“Per valore normale, salvo quanto stabilito nel comma 4 per i beni ivi considerati [non relativi ai terreni n.d.r.], si intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquisiti o prestati, e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Per la determinazione del valore normale si fa riferimento, in quanto possibile, ai listini o alle tariffe del soggetto che ha fornito i beni o i servizi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini delle camere di commercio e alle tariffe professionali, tenendo conto degli sconti d’uso. Per i beni e i servizi soggetti a disciplina dei prezzi si fa riferimento ai provvedimenti in vigore.”

Nel caso in cui la valutazione non sia oggettivamente determinabile o sia superiore ai 30000€ è richiesta una perizia giurata con data  non antecedente a novanta giorni il trasferimento del bene.